ROBERTO ROSSETTI - poeta


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a FIANCARLA - 2° parte

continua: a Giancarla - canzoniere




Amore

Amore…
ecco… penso
e sei tu che penso
che mi doni felicità.
Amore…
e dice tanto
il mio pensiero
quando tu sei lui.
Vaga la mia mente
nel dì dell’amore
e fantastiche farfalle
nel cielo sereno.
Amore…
mio caro amore
mio tesoro
mio…
ed io sono tuo
che gioia suprema.



Le stelle del mare

Le stelle del mare
si uniscono alla terra
al suo calore
alla sua vita.
Una carezza di silenzio
c’invade tutt’attorno,
mentre il mondo lontano
temeva di disturbare
ed in noi
batteva un cuore solo.
Fiori di primavera
giocavano negli occhi
mentre il canto d’amore
invadeva i nostri corpi.
Le stelle del mare
si unirono alla terra
al suo calore
alla sua vita.



Ringraziando Iddio

Due chiodi sono scesi dalla croce
come dono venuti a te;
le ferite del nostro Signore
il tuo corpo hanno segnato.
Sì mio caro amore:
ogni pena, ogni tormento,
sono gocce di sangue
scese dalla fronte di Gesù
in nostra remissione.
Ringraziamo Iddio!
Mio caro amore
per ogni pena donata,
ringraziamolo pensando
che al figlio prediletto
ben più gravi pene
aveva riservato.



Bravi come loro

Dio benedica i tuoi genitori
e li preservi da ogni male,
mio dolce amore.
Ed io ringrazio Dio
per averteli donati.
Quanto bene
ti sanno dare,
quanti sacrifici
sanno affrontare.
Fossimo noi domani
bravi come loro.
Nutro in me
un affetto per loro
io che vendo da fuori
io che ho rubato
il gioiello del loro cuore:
che ho rubato te
mio caro amore.



Rassegnazione

Il mio corpo dice a me:
“trovandola tu fosti schiavo
torturato a suo piacere.
Senza di lei saresti un re
un re senza regno
né servitù né potere”.
Ma io voglio te
perché ti amo
ti voglio molto bene.
Tu hai valore per me
tutto un regno
sei la regina del mio cuore.
Ogni dolore nulla è
che un piccolo lago
in un mare d’amore.
L’accetto se viene da te
questo piccolo segno
che morir non vuole.



Vedo

Vedo i raggi del sole
giocare nei tuoi capelli
come i flutti del mare
sulle scogliere.
Vedo i tuoi occhi
scintillare
come due perle
degli oceani.
Vedo le tue orecchie
sussultare
come due conchiglie
in riva al mare.
E sono felice.



Il ricordo di una nascita

Timido, un fiore
s’affacciava al sole di primavera
con gocce di rugiada sui fragili petali.

Le farfalle, volavano sopra di lui
con balli festosi sui colori.

Il fiore dell’amore
profumato, splendeva
i rossi suoi petali nel verde giardino.

Ed io canto quel giorno
che oggi si ricorda.

Ho chiesto alle farfalle
di dipingere nel cielo per i tuoi occhi.

Ho chiesto ai grilli
d’intonare canti per le tue orecchie.

Ho chiesto al Signore
una felicità per donarla a te.

Il mio cuore nuota nei fiumi di parole
che scorrono nella mente;
parole d’auguri e di felicitazioni
parole di baci
che gridano al vento e al tuo cuore:
Buon compleanno! … Amore.


Ora bramo di te

Ho baciato tutto il tuo corpo
poro per poro
e l’ho accarezzato.
Ho mosso il tuo piacere dei sensi
quando potevo
e lo rimuoverò.
Ho libato alle tue labbra
come ad un calice
offerto sull’altare.
Ho immerso il mio sguardo
nella tua visione meravigliosa.
Ora bramo di te:
come l’acqua di fonte
che zampilla.
Ora bramo di te:
come il sole d’estate
che riscalda.
Ora bramo di te:
come il vento
che accarezza.
Ora bramo di te:
che…
aspetto impaziente.


Questa è vita

… Ed ora l’uomo
varca la porta dell’Universo;
si sprofonda nelle viscere della Terra;
s’inabissa
nel profondo degli oceani.

Va cercando i misteri
dello spirito.

Ha studiato e creato
nuova scienza.

… E l’uomo vaga
nel mistero dell’infelicità:
nella solitudine
da lui creatasi miseramente.

Invano egli cerca
nella speranza di trovare.

… Ed io,
uno dei pochi fortunati.
ho già varcato l’Universo
ed ogni scienza misteriosa.

Non è pazzia o vanità
la mia parola;
ma convinzione certa
che tutto sia nell’amore.

… Ed io che amo
tu che mi ami:
questa è la vita!



L’urlo

Iùhùuuuuuu…
tùru tùru tùru
ùmba dùdu
hù hù hù…

Evviva!!!

Oggi piove
e sono felice!
Mi duole la testa
e sono contento!

Perché?!?!…

Ma dico.

Bisogna chiederlo?

Perché amo lei:
Giancarla”

Ta ta taaaaaaaa.



Il profumo

La mano del cuore
si aprì
accarezzando lievemente
la speranza.
Un bacio di calore
sfiorò il pensiero di domani
fremendo.
Come foglia al vento
sull’onda
docilmente cullata
la ragione.
Così salì l’anima mia
nei flutti
di un dolce paradiso
terreno.
Una piccola fetta
di torta,
del grandioso dolce
il profumo.
Così mi apparve
di sentire
quell’amoroso gesto
donato.
Così mi esprimo
amore
per renderti grazia
dell’amore.



Verrò da te

Era un venerdì pomeriggio
il gelo scendeva
sul triste silenzio.
Il canto andava lontano,
come un satellite
alla deriva
mi trovai nello spazio
infinito.
Gridavo con tutto il cuore
e la voce taceva
taceva
anche il mio cuore
colmo di lacrime.
Per poco vagherò ancora
nel mio andare
la terra dove posare il piede,
presto verrò da te
verrò a trovarti.
Verrò dove c’è il pane
della nostra forza;
dove c’è la vita
della nostra salute.
Verrò…
dove esiste un posto
che ci separa
per unirci ancora.
Verrò… amore
aspettami!



Il giorno tace

La notte canta il silenzio
Ed il giorno tace
Non è pace
Il senso che provo.
L’attesa…
Tornerai, verrò a trovarti,
di nuovo nascerà il canto
la felicità.
Il nostro amore
Si fonderà in un bacio
Nella tenera carezza
di un fiore schiuso
di un sospiro
di mille gioie.
Ti amo,
anche lontano
tu sei la vita
che fa vivere
questo pianeta spento;
tu sei il sole
che illumina le stelle.
Mio caro amore
tempo del mio tempo
attesa del mio cuore
pensiero
sospiro
attimo sfuggito
che sempre esiste
in me.



Aspetto te

Non posso vivere
lontano da te
amore.
La tua assenza
mi distrugge
la vita.
Attorno a me
ride beffardo
il nulla.
Una gelida tomba
è la mia dimora
il mio corpo;
io vi dormo nell’attesa
del tuo bacio,
come nella favola,
capace di destare
la mia vita.
Non lasciarmi più solo!
Come un fanciullo
mi perdo tra la folla
spaurito
piango e mi dispero
d’essere abbandonato.
Mi lieta un pensiero:
la dolce sicurezza
di vivere nel tuo cuore;
il tuo amore
trasforma la morte
in un sonno
che attende il risveglio
nel sole del mattino.
Aspetto l’alba
amore…
aspetto te.



Verrà il nostro tempo

Corre il tempo che non passa
ed io sono fermo ad aspettare.
Corre…
ma non si muove
mentre io lo conto.
Verrà il tempo per noi
e noi lo fermeremo
tenendoci per mano.
Nascerà allora
un pianto di gioia
un dolore di piacere;
diventeremo il tempo.
Sorgeremo assieme
uniti nella carne
per divino amore,
splenderemo un istante
come folgore
nel disegno d’amore
che ci lega in eterno.
Verrà quel tempo
il nostro
in cui trionferà l’amore.
Passano le ore
i giorni
ed io attendo
so che verrà quel tempo;
canto il giorno che muore
dicendo:
“Ogni giorno ch’è passato
mi avvicino di più a te”.



… a sera

Il giorno è giunto a sera
se n’è andato.
Un giorno di meno
d’attesa.
Sospiro un tuo sogno
la tua voce
i tuoi baci
durante il sonno.
Non è lungo il sonno
queste notti
il cuore vaga lontano.
Ogni giorno che corre
egli si desta
come da letargo;
annusa nell’aria
la primavera
sempre più vicina.



Mia

E’ più azzurro il cielo
questa sera
mio dolce amore
c’è più splendore.
L’aria canta
una dolce melodia
un po’ triste
un po’ felice.
Ed in questa sera
il mio cuore
lacrima dalla gioia
e urla
urla dolci parole
per te
semplici grandiose parole
in cui è tutto:
“Ti amo, amore!”



Una dolce realtà

Aprire gli occhi al mattino
specchiarli nei tuoi,
allungare la mano
accarezzarti.
Che bel sogno!
Udire la tua voce chiamarmi
alle prime luci
con dolcezza.
Io sorrido al tuo sorriso
ti prendo il viso tra le mani
guardo rapito
i tuoi occhi pieni di luce.
Che bel sogno!
“Ciao amore,
ti amo sai?”
Stringo forte tra le braccia
il tuo corpo
ti bacio la fronte, il naso
a lungo la bocca.
Ascolto il tuo cuore battere
mi guardi sorridendo:
“E’ un sogno!” dici
“No! Amore mio
è una dolce realtà!”
ti sorrido.



Con te io sono

Pronto qui, pronto lì, pronto là,
ma la mia testa non è qua:
si trova in riva al mare
sulla sabbia a sognare.
La mia mente sogna felice
quei giorni su a Gabicce
mentre il sole ci scaldava
il cuore di gioia palpitava.
Quanto amore mi hai donato
anche se avevo poco fiato
mia hai offerto il tuo corpo
sai? L’anima mia ha risorto.
Volano gli angeli nel cielo
cantano con Dio l’amore vero
scrivono i nomi sull’albo d’oro
anche i nostri, amore, sono tra loro.
Sono felice sono contento
vicino a me sempre ti sento,
le tue mani piene d’amore
che mi accarezzano con calore.
Suona e trilla il telefono
non lo sento… con te io sono.



Smacate!

Smacate!
tump, tump, tump,
haaaaa…..
KO!

I tuoi occhi nei miei
le mani si cercano
voci di gioia
sgorgavano festose

Smacate!

Sulla punta del naso
sulle calde guance
sulla fronte amorosa.
Il fremito
invadeva i nostri corpi
uniti nell’amore.

Smacate!

Mio caro amore
è dolce baciarti
stringerti fortemente
a me.
Abbandono ogni pensiero
per cullarmi nei tuoi occhi
mentre il tuo capo
rannicchiato fra le mie braccia
riposa sicuro.
Attimi di gioia infinita
ogni smaccatone
rinforza la mia vita.



Era… è l’amore

La spada del piacere
affondò la sua lama
nelle tenere carni
ferì a fondo e si ferì,
ma non fu dolore,
il male ch’era nato
era gioia
felicità di vivere.

Era… è l’amore.

Una stupenda rosa
dalle acute spine
ferisce chi la raccoglie,
ma è gioia divina
per l’altare
a cui si dona.

Così raccogliemmo noi
la rosa
e l’altare fu l’amore
e fu fiore stupendo
che mai si sfiora.

Bevve il sangue
la lama
e nella bruciante ferita
l’elisir donò
di lunga vita.

Sorrise la terra
sorrise il mare
le onde accarezzarono gli scogli
li rese brillanti,
la grande promessa formulata
fece luce sì grande
che impallidì il sole.

Non più la terra era terra
ma opera di grande natura
poi che il vomere
ebbe arato il campo
fu gettato il seme.
Non tutti i semi rendono alberi
altri crescono i fiori
fiori di calore umano
di amore
di dolcezza:
furono questi i miei semi
che tu hai raccolto
mio caro amore,
e da loro mi sai donare
i fiori paradisiaci
della felicità.

Che terra fertile
mio signore
che terra nobile
fa ch’io sappia custodire
con tanto amore.



Ogni guisa

Ogni guisa della tua bocca
nel nascere le parole
acuisce in me l’affetto
che il mio cuore ti dona;
il mio sguardo devoto
si affissa in essa
in muta adorazione
e docile la mente
accoglie ogni tua sillaba
come nettare divino.


Illusione

Entrare nell’inferno
attraverso la porta del paradiso.
E’ come se un albero
crescendo su terreno arido
roccioso
coi rami secchi per la sete,
vedesse scorrere un fiume
oltre la roccia
dove non vanno le radici.
E’ come un bimbo goloso
che scartando la caramella
preferita
si trovasse un sasso fra le dita:
lo guarda con occhi sbarrati
in muta domanda
aspettando una vana risposta.
Questo è un gioco crudele
un allungare la mano
a chi sta annegando
per ritirarla
un attimo prima
che possa donare la salvezza.
Entrare nell’inferno
attraverso la porta del paradiso.

Silenziose imposte

Rallentando il mio andare
con lo sguardo
interrogo la finestra:
un sorriso angelico
risplende in essa,
ogni pensiero grave
fugge
ne prendo possesso
il tuo volto
nel gesto di salutare.
Silenziose imposte
cornici del felice cuore
custodite
il nostro cenno d’amore.


Una sera alla TV

Ho ascoltato un bimbo di dieci anni
mentre diceva al mondo:
“sono vecchio!”
Mi pareva di conoscere quel bimbo
come guardando uno specchio
del mio passato.
Sepolto da mattoni silenziosi e freddi
evadeva dal mondo
per la natura.
Mi parve di conoscere in lui
quand’ero anch’io triste
tanto vecchio.
Poi guardandomi come sono ora
mi trovo ormai fanciullo
pieno di felicità
libero di vivere
di giocare:
di amare, insomma.
Sì! Di amare!
Perché incontrando l’amore vero
sono diventato realmente un “uomo”
essendo diventato fanciullo.



Anche quando

Ti amo
anche quando non lo dico;
il sole oltre le nubi
risplende ogni giorno.
Ti amo
anche quando ti faccio soffrire;
se la mia parola, a volte,
ti suona pesante e rude
così non è il mio cuore.
Ti amo
perché mi ami teneramente;
il tuo calore di vita
ha generato il mio per te.
Ti vedo
anche quando non ci sei;
i tuoi occhi mi seguono
mi indicano il cammino
perché non abbia a perdermi.
Ti sento
anche quando sei lontana;
ogni atomo del tuo corpo
vive in tutte le mie cose.
Ti amo… sempre!


Cadde la paura

Che bella giornata!
Il cielo è coperto di nubi
la pioggia scende impetuosa
fa freddo e c’è il vento.

Che stupenda giornata!

Mi ricordo, faceva mercoledì,
avevo preso un forte raffreddore
da… cane, naturalmente,
mi scuoteva con dolore il petto
ogni volta che abbaiavo…
pardon, tossivo!

Che gioiosa giornata!
Sì, ero felice in attesa di te.

Alla sera spuntò il sole
alla sera cantò il gallo:
il gatto strisciava, miagolando,
il suo pelo contro il cane
e questi… scodinzolò!


Oltre le stelle

C’è un mondo oltre le stelle
dove i cavalli sono liberi
di correre col vento.
I fiori non appassiscono
la primavera è regina
gli animali sono amici.
Non c’è la notte buia
non c’è l’inverno freddo
non c’è neppure il male.
Quello è il mondo fatato
che nei miei sogni regna
dove spero d’andare.
Quello è il mondo d’amore
che i nostri due cuori
hanno scelto per noi,
la felicità regna eterna
oltre le stelle
oltre ogni cosa:
quella città lontana
è abitata solo da persone
unite nell’amore più vero.
In quella città ho scelto già la casa
per noi due, amore.
La natura ci sorriderà
il tempo sarà fermo
i cuori sempre giovani,
potremo così giocare
amarci e sorridere
nel regno dell’Amore.



Il mio fiore

“tump, tump, tump, tump”

Corre veloce il mio cuore,
scintillano di gioia immensa
i miei occhi,
il mio respiro è impazzito.

E’ una musica divina
è l’amore.
Il sogno è reale
accarezzato dal sole
di un giorno primaverile,
mi ha donato
ciò ch’io non chiedevo
non aspettavo
desideravo.

Fu come un incanto.
Nel freddo gelo invernale
un fiore
un caloroso fiore d’estate
splendeva al sole
sorridente.

E’ il mio amato fiore
il mio amore.
La forza di cento cuori
il mio
batteva in me
colando lungo le vene
un sangue più nuovo
più caloroso.

Mi sentivo una voglia di gridare
di cantare
di pregare il Signore
per l’estasi
di questo piccolo paradiso
concessomi
per l’amore di un fiore.

Quella visione
mi accarezza ancora le pupille
come fosse dinanzi a me
al mio piacere;
mi rende docile il volere
mi dona la pace
la tranquillità
di un vero sogno.

Ecco, sono felice
che un sì bel fiore
sia nato nel giardino
del mio cuore
affinché gli possa donare
tutte le attenzioni
le premure
il mio calore.



Come t’amo

Oh… com’è bello
vedere al mattino
il tuo sorriso.

Com’è bello
vedere la gioia
sul tuo viso dipinta.

Com’è bello
sapere con certezza
che sorridi per me.

Il mio cuore
nel tuo amore
dimora beato.

Il mio pensiero
si trastulla
di dolci ricordi.

La mia vita
è opera compiuta
avendoti accanto.

Com’è bello
averti fra le braccia
poterti baciare.

Com’è bello
frugare nei capelli
sentirli fra le dita.

Com’è bello
il tuo volto
mio angelo divino.

Come sei bella
amore mio caro
e come t’amo.



Conosco

Conosco di te ogni piega:
ogni sorriso
ancor prima
che sia sorto.
Conosco di te ogni sospiro,
ogni tuo pensiero
mi viene svelato
al solo guardarti.
Conosco il profondo dei tuoi occhi
anche se mi perdo
gioiosamente
nella loro profondità.
Conosco il tuo amore
mia cara…
conosco te.



Raggio di sole

Raggio di sole che corri lontano
fermati su di me,
luce della mia vita
illumina il mio cuore.
O voce silenziosa
che urli
nella mia mente,
altro non fai vedere
oltre l’orizzonte
del mio amore.
O voce silenziosa
accarezza docilmente
i pensieri suoi
perché possa vedere
perché possa sentire
perché possa amare
il mio cuore.



Micina mia

Mi piaci
quando la tua mente
vaga estasiata nel mio sguardo;
quando, come una gatta,
fai le fusa alle mie carezze.
Mi piaci
quando mi accarezzi e mi baci,
quando mi stringi la mano
nelle tue mani sul seno.
Ogni tua gioia
è per me un raggio di sole
che mi scalda il cuore.
Amore…
“micina” mia,
quando ti rannicchi in me
divento importante
mi sento utile
ti amo.



Serenata

C’è una stella che brilla nel cuore
c’è una stella più bella del sole.
Azzurro il cielo azzurro il mare
i miei occhi ti stanno a guardare,
sotto il sole sotto la luna
amo te e poi nessuna,
che sia bello e col temporale
solo con te voglio restare.

C’è una stella che brilla nel cuore
c’è una stella più bella del sole.
Ogni piccola gioia da te donata
è come una rosa appena sbocciata,
i tuoi occhi son tenero terreno
rispecchiato in cielo sereno,
la tua chioma ha strisce d’oro
che sul mio cuore sfoggia l’alloro.

C’è una stella che brilla nel cuore
c’è una stella più bella del sole.
Cantano i grilli: c’è una festa
tutto il mondo al suono si desta
chiedono tutti “cosa c’è?”
Tu sorridi mentre io dico “amo te!
mia dolce e cara Giancarla”
e la tua bocca corro a baciarla.

C’è una stella che brilla nel cuore
c’è una stella più bella del sole.
Accarezzo il candido tuo viso
lieto avvolto in un soave sorriso
chiudi gli occhi nella gioia assopita
come da un sogno più dolce rapita
ti rannicchi ti fai più piccina
fai le fusa come una micina.

C’è una stella che brilla nel cuore
c’è una stella più bella del sole.


La regina di cuori

Nel mio misero cuore
dimora una regina
pura come l’acqua di fonte
fulgente come la più grande stella,
è la regina di cuori
del mio cuore.
Possiede un grande esercito
che mi travolge,
possiede meravigliosi tesori
che io bramo,
possiede il fuoco magico
che mi brucia.
Questa è la mia regina
che nel cuore mio
ha eretto la sua reggia,
questa è la regina
dalle “Mille e una notte”
di felicità.
Rosso è il suo vessillo
ocra il suo mistero
rosea la sua bontà
bianco il suo regno
questi sono i colori
del mio arcobaleno.



30 luglio

Sono giunto sino a te
mia Castellana
guarda il guerriero
ritto sull’attenti.
Apri le porte del castello
sono anni che combatto
ho le armi pesanti
lasciamele scaricare.
Calda e accogliente
la tua dimora
colma di nettare sublime
che mi rapisce.
Docilmente mi avvolgi
mi accarezzi con ardore
sin che lacrime di gioia
non spandiamo.
Poi il riposo ci lenisce
e dimentico della disciplina
il soldato in libertà
non rimane sull’attenti.



La tua voce

Ho sentito la tua voce per telefono
che mi parlava con amore
una grande felicità mi ha invaso,
gli occhi si sono inumiditi
il cuore impazzito saltellava
mentre tu parlavi.

Amore… mio grande amore:
nulla mi è più caro udire
che non sia la tua voce,
nulla mi è più caro vedere
che non sia il tuo volto,
nulla mi è più caro toccare
che non sia il tuo corpo,
nulla mi è più caro avere
che non sia il tuo amore.

La tua voce mi ha dato calore
che è sceso in me
sciogliendo per un breve istante
quel ghiaccio che ha coperto il cuore
ammalato di nostalgia.

Come un angelo custode
mi hai donato conforto
rendendo più forte l’attesa
per l’arcobaleno della nostra felicità.



La fonte e l’albero

Tu sei la fonte ed io l’albero
la tua fresca acqua mi disseta
mi penetra attraverso le radici
portando la forza di vita.

Grazie a te io m’alzo al cielo
allargo i rami sempre in fiore
e su di me la vita alata
forma un coro melodioso.

Questo io sono, amore caro,
così mi hai tu germogliato
perché ogni mia scrittura
sia come l’albero fiorito
che attinge l’ispirazione
alla pura tua fonte.



La penna donata

Corre veloce la tua penna
amore,
scivola sul bianco foglio
per mettevi i pensieri
le sensazioni
le gioie
che mi sai donare.

Il mio cuore sorride
alla mente felice
di pensare a te
mentre la penna compone
fra le mie dita
quello che tu m’ispiri.

La penna vibra
quando scrivo per te
mia cara Giancarla.



La mia casa

Aprire la porta la sera
tornando stanco dal lavoro
girare nelle stanze vuote
non avere con chi parlare:
che vuoto gira attorno!

Si ode l’aria muoversi
ad ogni passo,
si ode la voce tornare
rimbalzando sui muri
urtando le cose.

Ogni gesto è vano;
il silenzio…
come un manto di gelo
avvolge il mio corpo.

Il pensiero accresce ogni rumore
come se una minaccia incombe
misteriosa oltre le spalle;
un brivido nella schiena
uno scorrere del sangue nelle vene
un fremito di paura…
poi la rabbia assale!

“Quanto sono stupido”

Bisogna occupare la mente
qualcosa da fare,
accendere la radio
fare rumore!

Però quanto è grande il vuoto
quando vuota è la casa…

Come un colpo: uno squillo
mi giunge dalla porta.

Che bagliore di luce mi assale
che dolce calore mi avvolge:
sei tu mio caro amore!


La tua voce mi accarezza
di dolci parole
ti stringo a forte me
come aggrappandomi al salvagente
mentre stavo affogando.

Ti guardo estasiato
ti parlo, ti bacio,
ti voglio bene…

Com’è piccola la casa!

Evviva!

Grida il mio cuore:
la mia vera casa
sei solo tu mio amore.



Nei tuoi occhi il paradiso

Rimarrei una vita intera
caro amore mio
a rimirare i tuoi occhi.

In essi vago negli spazi infiniti
in essi scopro un mondo nuovo
un tepore
una calma interiore.

Nei tuoi occhi il paradiso
io trovo
dove possa scaldarmi il cuore
dove ondeggiare la mia fantasia.

Nei tuoi occhi la felicità
io vedo
che mi rende il mondo migliore
che ogni pena trasforma in fiore.

Nei tuoi occhi al ritorno
dal lavoro
trovo un nido alle mie fatiche
trovo un ristoro alle mie membra.

Cara e dolce mogliettina
sospiro dell’anima mia
visione vera del mio pensiero
pura gioia del mio felice cuore
nei tuoi occhi il paradiso
io vivo.





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