ROBERTO ROSSETTI - poeta


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Poesie


ROBERTO ROSSETTI


Poesie
edito in proprio nel 1968
(i miei vent'anni)




DUE OCCHI

Due occhi,
solo due occhi
brillavano nelle tenebre.

Essi erano luce
vita
Amore nel guardarli.
Due occhi di calore vivo
umano
che emergevano trionfanti
dalla nebbia della tristezza.
Sono i tuoi occhi amore:
sei tu la mia vita
il mio cuore,
il tuo sguardo mi penetra
mi dona la tua gioia
mi dà la vita.



LO STRANIERO

Chi sei straniero
che giri per il mondo?
Mani e piedi hai forati
una ferita squarcia il petto

sul capo hai le spine.
Lento cammini in tristi luoghi
dove sei sconosciuto alla gente
dove vuoti hanno i cuori.
Triste è il volto tuo di pianto
ma non per la croce
ben altro è il tuo dolore:
invano bussi alle porte
invano tendi le mani,
la gente non sa chi sei
ti calunnia senza conoscerti;
le chiese affollate
sono vuote d’anime.
Perché la gioventù ti calunnia?

Perché gli uomini non ti credono?
Quale male è sceso sul mondo?
Scaccialo o mio Signore, scaccialo!
e fa che crediamo.




IL FIORE… LICIA

Oggi…
Ho visto una cosa strana:

un fiore
dei più stupendi
che un petalo curava.
Un vile insetto
lì accasato
tutto segnò
il petalo beato.
Dopo il pianto
il fiore decise
si fece curare…
Oh… meraviglia,
che fiore stupendo
che gemma preziosa
ferisce il mio occhio.




E POI… MORIRE

Era lì…
A me vicino…

I suoi capelli mi sfioravano
timidamente la mano.
Il mio cuore impazziva
mi saliva in gola
ed il fiato mancava;
tutto era tremante
tutto era bello.
Lei…
E null’altro.
Certamente non sa neppure
che io esisto,
ma che può valere?…
Una piccola gioia
rubata al tempo
e poi… morire.



LA NEBBIA

Eccola!

Lentamente mi avvolge
Nell’umido abbraccio.
Più mi stringe
più lo sguardo cede.
Il nulla
invade attorno a me,
l’opaco grigio gelido
mi ha separato dal mondo.
Sono solo lieto e triste,
lieto per l’uomo
triste per il cuore.
Vago nel nulla
in cerca di lei,
di lei… che non è.


SULL’ALI DEL VENTO

Sull’ali del vento
vola leggero

il mio pensiero.
Scruta l’orizzonte
in cerca…
Non so cosa cerca.
Sull’ali del vento
corre il cuore
assetato.
La sete di fuoco
invoca tenace,
ma tutto tace.
Sull’ali del vento
il pianto
urla un canto.
E’ il canto d’amore,
il canto triste
della morte.



TRISTE PALMA

Sospiri la goccia d’acqua

nella sabbia soffocante.
Il sole ti brucia
la note ti gela…
triste palma del deserto.
Il silenzio ti avvolge.
Non vi è nido
tra i tuoi rami,
non vi è bimbo
a giocare.
Tu: sola,
immobile…
tiri a campare.



OGGI HO PENSATO ALLA NEVE
(in agosto)

Oggi ho pensato alla neve
candida scendeva

sulla terra.
Tutto era bianco.
Tutto era bello.
Freddo.
Sì è buffo!
Buffo per voi
anche avete il sole
la primavera
il calore.
Buffo perché ignorate
il freddo del cuore.
Buffo perché ignorate
un vero dolore.



E’ STRANO?

Che pensi mente?
A nulla… a niente,
no, perché mentire?
Sì è vero
penso.
A cosa? Non lo so!
Forse non penso?
Sospiro solamente?
Ma sospirare
pensare
è tutt’uno.
No! Io penso…
all’amore.
E’ strano?



E’ SOLO DELIRIO?

Non c’è pace sulla terra
sulla mia terra,
ogni fiore nasconde l’insidia.
Il cuore…
il mio cuore
tristemente solo,
mi accusa
per ogni sua pena.
No!… non è vita
la mia vita
vissuta così.
Sarà mia la colpa
per questo martirio?
Oppure è falso
è solo delirio?




FUMO DI SUIGARETTA

Sali lento nell’aria
fumo di sigaretta,
leggero…
come il mio pensiero.
Sali e ti perdi
nel nulla
dopo giocar di voli.
Nel silenzio osservo
penso al nulla
mentre tu sali
volteggi
fumo di sigaretta.
Penso a me…
mentre la cenere
cade.



TUTTA L’ARIA TACE

Tutta l’aria tace

che silenzio di pace.

Non vi è canto
tra i rami,
non vi è luce
nel cielo.

Tutta l’aria tace…

Non vi è sorriso
non vi è pianto
né fame
né sete
né sonno
amore
odio
pace
guerra…

Tutta l’aria tace
perché l’uomo
l’ha fatta tacere;
perché l’odio
tutto ha distrutto,
perché il pianto
ha soffocato
l’alito di vita.



LA PASSEGGIATA

Passo a passo
mano nella mano
nel lungo viale solitario.

Calde parole si dicono
dolci sguardi si scambiano
il mondo scompare
rimangono soli
a passeggiare.
Tra loro vi è l’amore
tra loro vi è Gesù:
li accompagna felice
li protegge
benedice il loro affetto.
Contenti camminano,
sicuri da ogni male
vanno nel sentiero
del loro amore.

Passo a passo
mano per mano
nel lungo viale solitario.


DONATEMI LE ALI

Graziosi uccelletti che cantate
ditemi: l’amore è lieto tra voi?

Vi treman le carni
vi manca il respiro
vi batte nel petto
così forte il cuore?

Ditemi amici dell’arcobaleno
voi che volate nel cielo sereno:
Vi è forse discordia
Vi è forse gelosia
Vie è forse litigio
nel vostro amore?

No, non siete tristi come l’uomo
non avete pene da sopportare
cantate felici
volate contenti…
donatemi le ali
che vengo con voi.



ALLA STAZIONE

Lentamente… con fatica
inizi il tuo cammino obbligato,
urli e ti lamenti ogni tratto
e fai lamentar chi rimane.
Lo so che non hai colpa
che non puoi evitar ciò che accade;
ma ella parte con te
e tu la porti lontano dal mio cuore
poi torni solo al mio sguardo.
Il vocio ed il rumore non sento
non vedo passare gli altri
la stazione deserta e silenziosa
ospita il mio dolore ed altri
ed altri ancora porta gioia.



IN MORTE DI LUCIANO MERAVIGLIA
(del sindacato FABI)

Una triste melodia
di tocchi di campane.
Perché suonate?
Nell’aria spandete
un canto di morte.
musica di pianto
di lacrime amare.
Una vita s’è spenta;
un soffio di vento
ha dato l’evento
un gemito
un pianto
una preghiera.
Rapidi ricordi
di ieri
son verdi
come speranza,
veloci ricordi
tristi pensieri.
Uno sguardo attorno
un saluto veloce
di sguardo
preghiera del ricordo.
Poi… più leggero.
Nel dolce riposo
lontano dalle pene
nel nuovo mondo
silenzioso
di pace eterna.




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